Pagina 5 di 12
4. La cultura della "valutazione" Valutare significa "render conto" delle proprie attività, interventi ed azioni e misurare gli esiti e le risultanze del proprio lavoro. La valutazione è un percorso mediante il quale, sulla base di una rilevazione condotta con riferimento a dei criteri, esprimiamo un giudizio su un fatto e/o sul comportamento, ma anche sul nostro operato, con delle appropriate metodologie.
Possiamo individuare molteplici ragioni per le quali è indispensabile adottare sistemi di valutazione del nostro lavoro; in particolare adottare "una cultura della valutazione" contribuisce a soddisfare le esigenze di equità e di sicurezza del nostro lavoro; la sicurezza infatti deriva dal sapere come va il proprio lavoro, sapere i punti di forza ed i terreni di miglioramento.
Nel setting psicoterapeutico, nelle organizzazioni, nel gruppo, ogni contesto d'intervento richiede una valutazione in quanto, nel momento in cui si costituisce un rapporto di valutazione, si attua una relazione tra le persone, con una comunicazione costante che chiama in gioco entrambi i partecipanti.
Per un efficace avvio di un sistema di valutazione professionale risulta importante definire bene l'oggetto della valutazione delle nostre prestazioni, che sono rappresentate dal complesso di eventi e di azioni posti in essere dalle persone con le quali interveniamo e/o dai risultati conseguiti nell'ambito delle nostre responsabilità individuali e professionali.
Il "come" e "il cosa" valutare costituiscono poi alcune direttrici di base sulle quali impostare il nostro percorso di valutazione. Un elemento di distinzione professionale è anche quello di non aver timore di valutare e di auto valutarsi. La "cultura della valutazione" contribuisce a migliorare la nostra professionalità.
|