Selvini Palazzoli M., Boscolo L., Cecchin G., Prata G.; Raffaello Cortina Editore, 2003, 1° edizione; Pagine: 143; Prezzo: 12,75 euro
Si può dire che "Paradosso e controparadosso" è un classico, ma forse gli autori avrebbero preferito affermare che appare un classico o ancora meglio che si mostra come un classico. Non si tratta di un gioco di parole, ma di un cambiamento epistemologico, di un cambiamento che ha contribuito al passaggio della visione del mondo dal modello lineare al sistemico.
Per chi non lo conosce, il libro può essere un contributo per approcciarsi ad una tappa storica della psicoterapia: dall'individuo alla famiglia.
Si parte dalla modalità di lavoro in equipe del gruppo di Milano, per affrontare poi vari concetti, tra cui: paziente designato, connotazione positiva, prescrizioni, rituali, conferma e disconferma, paradosso e controparadosso. A mio avviso, la lettura viene resa scorrevole grazie a numerosi esempi e capitoli brevi. Per chi lo ha già apprezzato, il libro può essere un contributo per rivisitare il modello proposto e spingere a nuove riflessioni sul proprio modo di operare.
È come una ricetta di cucina: la prima volta la si osserva pedissequamente, poi pia piano si inizia a farla propria e ad aggiungere e togliere qualche ingrediente. Ma ogni tanto è importante riprendere in mano gli ingredienti originali e le giuste dosi per ritrovare quel sapore unico e inconfondibile che ci ha catturato la prima volta.
Per tutti, una buona lettura. |