Le prossime elezioni per il rinnovo degli Ordini regionali sono prossime. Associazioni, gruppi e singoli colleghi si stanno organizzando, in modo assolutamente legittimo. Un civile dibattito e confronto è interesse della Categoria.
Auspicheremmo un attivismo che duri sempre. Che duri tutto il mandato e non solo le poche settimane che ci separano dal voto.
A chi si candida noi chiederemmo di portare Programmi. Anche se i Programmi da soli non sono sufficienti.
La maggior parte delle iniziative hanno un orizzonte ravvicinato. Nessuna “vision” strategica.
Altre invece si propongono come strategiche. Queste ultime meritano certamente rispetto e su queste ci si può e ci si deve confrontare anche perché queste iniziative non per forza sono collegate all’evento elettorale.
Tra le iniziative “strategiche” per la Professione rientra a pieno titolo il finanziamento di borse di studio finalizzate ad una formazione maggiormente coerente con i bisogni della società.
L’obiettivo strategico è condivisibile e può essere utile. Probabilmente, ma questo vuole essere un contributo, non una critica, la selezione degli enti formativi ai quali assegnare i finanziamenti per le borse di studio può, e forse deve, essere accompagnata da ulteriori elementi oggetto di valutazione.
Oltre a valutare l’innovazione, la modernizzazione, la diversificazione nell’ambito della Professione, agli enti formativi, pubblici e privati, università e scuole di specializzazione e formazione, prima di concedere finanziamenti, si deve chiedere qualcosa in più.
Cosa?
Si può subordinare la concessione delle risorse economiche ad alcune condizioni:
- non formare MAI PIU’ counselor (scuole ed istituti di specializzazione in psicoterapia);
- chiedere il numero programmato (corsi di laurea in Psicologia);
- rinuncia ad attivare mater e simili, aperti a non laureati in Psicologia in materia ed aree proprie della Psicologia (corsi di laurea in Psicologia e scuole ed istituti di specializzazione in psicoterapia);
- in attesa dell’approvazione del numero programmato, immediata riduzione del numero di accessi al corso di laurea.
Queste richieste dovrebbero costituire prerequisiti di accesso alla richiesta di finanziamento. I corsi di laurea in Psicologia, le Università, gli istituti e le scuole di specializzazione che non dovessero accettare queste condizioni non dovrebbero avere accesso ai finanziamenti previsti dal bando. |